La Sclerosi Multipla è la prima causa di disabilità neurologica nel giovane adulto. I nuovi criteri diagnostici di malattia consentono al clinico di formulare una diagnosi in tempi sempre più precoci; così come le indagini di neuroimaging consentono un’osservazione attenta e precisa del decorso di malattia e di risposta ai trattamenti, dando al clinico la possibilità di intervenire con il farmaco più adeguato nel momento migliore per il paziente e per la sua fase di malattia. L’arricchimento dello scenario terapeutico degli ultimi anni, se da un lato fornisce al clinico maggiori e migliori possibilità di personalizzazione della terapia, dall’altro potrebbe essere fonte di perplessità circa la giusta sequenzialità dei diversi trattamenti. Ne deriva la necessità di approfondire, ampliare ed aggiornare costantemente la conoscenza sia dei meccanismi fisiopatologici su cui le terapia vanno ad agire, sia di come la modifica di tali meccanismi, per effetto del singolo farmaco o di una successione di trattamenti, possa predisporre allo sviluppo di complicanze, al fine di prevenirle ed individuarle in maniera corretta e tempestiva. In quest’ottica è sempre più evidente la necessità di interdisciplinarità nel management della Sclerosi Multipla che prepari i neurologi stessi alla gestione degli attuali trattamenti farmacologici. Oltre a ciò, la rivalutazione storica del profilo rischio-beneficio dei trattamenti finora utilizzati e il costante aggiornamento dei dati di real life, costituiscono importanti strumenti di conoscenza che in questo evento ci si propone di migliorare ed arricchire (...)