L’integrazione tra sviluppi medici, nuove tecnologie e bioinformatica sta determinando profondi e
radicali cambiamenti nel campo della diagnosi e cura di malattie gravi e spesso inguaribili.
L’utilizzo clinico routinario di dati di biologia molecolare, genetici ed epigenetici, se da un lato rende
possibili approcci diagnostici e terapeutici inimmaginabili fino a pochissimi anni fa, dall’altro rischia di
sfociare in derive di tecnicismo, burocratizzazione dell’atto medico e iperspecializzazioni che
allontanano dal modello olistico di ars medica e portano a guardare alla malattia piuttosto che al malato (...)