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Per il corretto trattamento dei pazienti affetti da SCA è necessario che dopo il primo soccorso, in maniera coordinata, inizi la presa in carico da parte delle strutture Ospedaliere che parta con il personale del pronto soccorso e prosegue con i clinici che prendono in carico il paziente. Durante questo evento gli esperti discuteranno sulle attuali pratiche mediche scelte in Regione Campania. Il trattamento intraospedaliero di prima scelta delle SCA è l'angioplastica coronarica che, se erogata entro i tempi consigliati dalle linee guida, consente di ridurre significativamente la mortalità. La mortalità ospedaliera dei pazienti ricoverati per sindrome coronarica acuta (SCA) si è progressivamente ridotta negli ultimi 10 anni. Il margine per la riduzione degli esiti CV rilevanti dopo la dimissione, tuttavia, è ancora notevole. Infatti, sebbene dall’80 al 90% dei pazienti inizia il trattamento farmacologico antiischemico (β-bloccanti, ranolazina, ca antagonisti, ivabradina), antitrombotico) aspirina, ticagrelor, prasugrel) e ipolipidemizzante (statine, ezetimibe, PCSK9i) entro un anno dopo la dimissione, queste terapie sono frequentemente abbandonate nel tempo. Ad esempio, dopo 3 anni dalla dimissione per SCA il 50% dei pazienti ha sperimentato almeno un episodio di discontinuità terapeutica con anti-aggreganti [...]