Secondo i dati pubblicati da Formazione nella Sanità, associazione che rappresenta i Provider, nel triennio 2020-2022 si è registrato un aumento fino al 70% dei professionisti sanitari “aggiornati”, contro la media del 50% dei due trienni precedenti.
Dai dati emerge che la protagonista dello scorso triennio è stata la formazione a distanza (FAD), la cui fruizione è quintuplicata, mentre la formazione residenziale ha registrato un calo significativo. Sono state quasi dieci milioni le partecipazioni ad eventi FAD e questo dato testimonia che la formazione a distanza rappresenta la ‘chiave’ per essere in regola con i crediti formativi in quanto elimina i limiti spazio-temporali e consente a chiunque sia dotato di una connessione internet di incrementare le proprie conoscenze e competenze con flessibilità e con percorsi di formazione personalizzati basati sulle proprie esigenze.
Tra i più virtuosi i medici, gli odontoiatri e gli infermieri con le donne che si confermano più inclini all’aggiornamento rispetto ai colleghi uomini. Cresce il numero dei professionisti certificabili come in “regola” dal proprio Ordine professionale che è salito al 69,8% contro il 52,4% dei trienni precedenti. Tale numero è destinato ad aumentare perché non è stato ancora registrato il recupero degli spostamenti dei crediti maturati nell’anno di proroga 2023.
“Da questi dati arriva un segnale incoraggiante, a conferma ulteriore del valore centrale della formazione, anche se è probabile che ci sia un significativo gap da colmare e di professionisti da raggiungere – commenta il Dott. Roberto Monaco, presidente del Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie). –. È fondamentale che i professionisti sanitari, che hanno la salute dei cittadini nelle proprie mani, siano formati in modo serio e puntuale. Le opportunità ci sono, punteremo ad efficientare il sistema ECM tramite Metaverso, simulazione e altri strumenti che arrivano dalla tecnologia e dalla digitalizzazione: prevediamo anche una forte crescita dei corsi di formazione sulla E-Health”.
Autore: Redazione
Fonti:
https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=117787