Il 70% dei pazienti mente al proprio medico.
Lo rivela una ricerca condotta su 4.510 pazienti da un team di ricercatori del Middlesex Community College e di altre Università statunitensi.
Tra le domande rivolte agli intervistati è stato chiesto se avessero mai evitato di dire a un medico che non avevano capito le sue indicazioni, non erano d’accordo con le sue raccomandazioni, non praticavano esercizio fisico, avevano una dieta malsana, non avevano seguito la terapia prescritta secondo le indicazioni.
La maggior parte dei pazienti ha dichiarato di aver mentito almeno una volta in merito a queste informazioni: Il 38% degli intervistati ha dichiarato di essere in disaccordo con le raccomandazioni del medico, il 28% di non aver compreso le indicazioni del medico.
Ma perché si mente al proprio medico? Tra le motivazioni più comuni è emerso che il 73% degli intervistati aveva timore di essere giudicato, il 68% preferiva non sapere quanto fosse dannoso il proprio comportamento mentre il 55% provava imbarazzo.
Nel contesto del rapporto medico-paziente, le bugie assumono una connotazione molto rilevante perché possono influire sul percorso diagnostico e compromettere i risultati del percorso terapeutico.
Le conclusioni dei ricercatori sono risultate che per migliorare il rapporto medico-paziente e renderlo più “veritiero” occorre insegnare ai medici a comunicare più efficacemente col paziente, mettendolo a suo agio al fine di evitare bugie controproducenti per la sua salute.
Nella relazione medico-paziente, le bugie possono tuttavia trasformarsi da minaccia in risorsa sapientemente utilizzata dal medico per favorire la crescita psico-emozionale del paziente e, di conseguenza, migliorare la relazione terapeutica.
Autore: Redazione
Fonti:
https://www.focus.it/scienza/salute/quanti-mentono-al-proprio-medico