“La dermatologia oltre la pelle, un approccio clinico integrato”, 59° Congresso Nazionale ADOI

“La dermatologia oltre la pelle, un approccio clinico integrato”, 59° Congresso Nazionale ADOI

Quali sono le nuove terapie in ambito dermatologico? Come, e se, può l’intelligenza artificiale intervenire nella prevenzione e nella diagnosi dei melanomi? Quale futuro aspetta la telemedicina? Questi sono alcuni dei temi presentati durante il 59° Congresso Nazionale ADOI “La dermatologia oltre la pelle, un approccio clinico integrato”, il più importante appuntamento nazionale dedicato alla dermatologia ospedaliera, che ha visto Eubea per la prima volta nelle vesti di Segreteria Organizzativa, un grande traguardo raggiunto.

Dal 26 fino al 29 ottobre al Palazzo dei Congressi di Riccione, più di 300 esperti provenienti da tutta l’Italia hanno esposto le ultime notizie in ambito dermatologico. Le quattro giornate del Congresso sono risultate ricche di incontri, simposi, discussioni, corsi teorici e pratici organizzati dall’Associazione Dermatologi – Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica, presieduta dal Dott. Francesco Cusano, direttore U.O.C. di Dermatologia presso l’A.O. “San Pio” – P.O. “Gaetano Rummo” di Benevento.

“Il ruolo del dermatologo oggi è sempre più cruciale, perché affianca alla sua missione tradizionale e storica tutte le competenze delle altre discipline mediche e chirurgiche – afferma il presidente Dott. Francesco Cusano – non dimentichiamoci che la medicina nasce con e dalla dermatologia, essendo la pelle l’organo più esteso e più facilmente esplorabile del corpo umano. Un esempio di questo è rappresentato dai tumori cutanei, che da soli sono più del 50% di tutti i tumori avendo l’incidenza maggiore, più frequenti del tumore polmonare nei maschi e di quello alla mammella nelle donne.”

Un focus particolare di questa edizione è stato dedicato alle patologie del Covid connesse alla cute e agli sviluppi della telemedicina. La pandemia ha infatti favorito l’utilizzo di piattaforme digitali in collaborazione tra medici e pazienti con un aumento, durante l’emergenza pandemica, di quasi 20 punti percentuali, (dall’11% al 30%). E i numeri sono destinati a crescere. Più di otto italiani su dieci (l’82%) vorrebbero usare strumenti anche in futuro, indipendentemente dalle limitazioni imposte dal Covid-19.

Non è un trend solo italiano. Negli Stati Uniti, alla fine di marzo 2020 si è registrata una crescita del 154% delle visite effettuate con la telemedicina. E in Catalogna, una delle regioni spagnole più avanzate dal punto di vista tecnologico, già a fine marzo 2022 il numero delle prestazioni a distanza aveva superato quello delle prestazioni in presenza. Su questo, il dott. Davide Melandri, direttore del Centro Grandi Ustionati/Dermatologia Cesena e Forlì e Presidente di questa 59° edizione, commenta: “Quella delle piattaforme digitali è stata una sperimentazione obbligata durante la pandemia, che ci ha aperto la strada verso nuove e future modalità assistenziali, che possono, al momento, integrare ed affiancare il dermatologo ma che non riescono ancora a sostituire la visita in presenza”.

L’Associazione Dermatologi-Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica ADOI, fondata a Brescia il 18 luglio 1954, ha tra i suoi scopi principali quello di promuovere e coordinare ogni iniziativa per migliorare le condizioni morali, giuridiche ed economiche della carriera specialistica Ospedaliera nel campo della Dermosifilopatia, specialmente vigilando sui rapporti intercorrenti tra i Sanitari aderenti e le Amministrazioni Ospedaliere e gli Enti Mutualistici Assistenziali.

Leggi qui la rassegna stampa completa: https://www.adoi.it/evento/59-congresso-nazionale-adoi/

Autore:

Redazione

Fonti:

https://www.adoi.it/evento/59-congresso-nazionale-adoi/

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