Il libro L’uso delle sostanze di origine vegetale nella prevenzione e terapia dei tumori è un progetto di educazione terapeutica e, grazie alla gentile concessione dell’autore Dott. Pietro Masullo1, lo portiamo alla vostra attenzione. Ricco di suggerimenti, offre delucidazioni e spunti di confronto sul tema dell’alimentazione per la prevenzione oncologica e per la terapia dei tumori ed è rivolto ad un pubblico che si dimostra sempre più sensibile a questi temi e disponibile ad aggiornarsi e documentarsi.
È costituito in due parti distinte, che hanno in comune la trattazione dei principi attivi di origine vegetale ad azione anticancerogena. La prima parte affronta la tematica delle sostanze vegetali bioattive, sintetizzate dall’industria farmaceutica e trasformate in potenti farmaci antineoplastici, ormai consacrati dall’uso comune ed entrati nella routine clinica per la cura di svariati tumori. Tra le sostanze vegetali bioattive nel libro vengono trattati gli alcaloidi derivati della Vinca, la camptotecina, i taxani, ai quali vanno aggiunti i farmaci derivati da prodotti di origine marina come la trabectina, la eribulina, la citarabina, l’etopilone. La seconda parte è dedicata alle sostanze vegetali di uso comune per le quali è stata riscontrata in vitro un’azione antineoplastica. Si tratta di sostanze largamente studiate in laboratorio ma ancora carenti di evidenze scientifiche sulla loro efficacia e su punti qualificanti e imprescindibili per un uso clinico quali la posologia, le indicazioni selettive, le interazioni, la tossicità. Si tratta comunque di prodotti largamente presenti nell’alimentazione delle popolazioni mediterranee come l’olio di oliva, i pomodori, le crucifere (broccoli, cavoli, cime di rapa, verze), i cereali, la frutta, gli ortaggi, il miele, che vengono raccomandati per una corretta alimentazione.
“Alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e studi epidemiologici è ormai evidente che l’alimentazione influenza direttamente lo stato di salute e che quindi una dieta caratterizzata da una abbondanza di fibre, frutta, verdura, cereali, legumi, pesce e da una riduzione di carni rosse, zuccheri, grassi animali contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, metaboliche, neurodegenerative e oncologiche. […]. Al contrario una scorretta alimentazione risulta responsabile di circa il 30% dei tumori nel mondo dato che la nostra dieta crea delle condizioni biochimiche e metaboliche all’interno del nostro organismo che possono favorire o contrastare la proliferazione cellulare. Studi recenti dimostrano che l’alimentazione è in grado di modulare l’espressione di microRNA, piccole molecole che agiscono come regolatrici negative dell’espressione genica” afferma l’autore.
Come suggerito dall’autore stesso, sono indispensabili alcune precisazioni sull’uso delle sostanze vegetali bioattive per evitare l’utilizzo inappropriato o addirittura dannoso:
– evitare l’autoprescrizione perché, senza le opportune conoscenze, c’è un rischio molto elevato di utilizzare prodotti inefficaci o addirittura dannosi e con interazioni negative con altri farmaci;
– utilizzare sempre prodotti confezionati nel rispetto delle norme regolatorie approvate dalla EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) e dall’AIFA (Agenzia italiana del farmaco);
– assumere i prodotti sempre sotto controllo medico; – tener sempre presente che tutto ciò che è “naturale” non sempre è sicuro!
“Le informazioni contenute in questo libretto non sostituiscono in alcun modo le indicazioni e le prescrizioni dell’oncologo e del medico di medicina generale che restano insostituibili punti di riferimento del paziente oncologico” conclude il Dott. Pietro Masullo.
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Note
1 Pietro Masullo, medico chirurgo oncologo. Direttore a r. UOC Oncologia Ospedale San Luca Vallo della Lucania (SA).
Autore: Redazione
Fonti: Per gentile concessione dell’autore Dott. Pietro Masullo