Il lunedì “nero” dell’infarto

Il lunedì “nero” dell’infarto

Gli infarti fatali sono più frequenti il lunedì. A inizio settimana, infatti, il rischio di un infarto letale è del +13% rispetto al previsto. Lo dimostra uno studio irlandese, di recente pubblicazione, presentato alla BCS (British Cardiovascular Society) Annual Conference 2023, tenutasi a Manchester dal 5 al 7 giugno scorso.

Lo studio condotto su 10.528 pazienti irlandesi ricoverati in ospedale tra il 2013 e il 2018 con sintomi da STEMI – la forma più grave di infarto – che si verifica quando un’arteria coronarica risulta completamente occlusa, ha dimostrato un’incidenza maggiore di infarti fatali nei primi giorni della settimana.

Il perché questi infarti si verifichino principalmente ad inizio settimana è da ricercare nei cambi di routine del fine settimana, nell’alterato ritmo sonno-veglia, nell’ansia del rientro a lavoro, nell’incremento della pressione o degli zuccheri e lipidi nel sangue.

“I ricercatori hanno riscontrato un picco di infarti STEMI all’inizio della settimana lavorativa, con una maggiore incidenza il lunedì – commenta il professore Giovanni Esposito, professore di cardiologia alla Federico II di Napoli e Presidente della Società Italiana di Cardiologia Interventistica GISE. –. Un dato che possiamo riscontrare anche in Italia, peraltro. In precedenti studi è stato evidenziato che a giocare un ruolo determinante sarebbe il ritmo circadiano, che regola il ciclo del sonno e della veglia. In effetti, a inizio settimana tendono ad associarsi tre importanti fattori di rischio cardiovascolare strettamente legati al ritmo circadiano: carenza di sonno, orari ‘sballati’ e stress di inizio settimana. Si tratta di una sorta di jetlag sociale, che va ad aumentare il rischio infarto nei soggetti più vulnerabili”.

“Ridurre questo rischio non è così difficile: rispettare le buone regole di vita quotidiana, alimentari e di attività fisica, assumere le terapie corrette agli orari appropriati, e magari prendere l’inizio della giornata e della settimana con calma, cercando di ridurre almeno lo stress” aggiunge il professore Esposito. “Questo studio – conclude il presidente GISE – si aggiunge alle già numerose evidenze sulla tempistica degli attacchi di cuore particolarmente gravi, ma ora dobbiamo comprendere meglio quali siano i fattori che rendono determinati giorni della settimana più a rischio. Questo potrebbe aiutare i medici a mettere in atto strategie e approcci di intervento in grado salvare più vite in futuro”.

Autore: Redazione

Fonti:

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2023/06/05/gli-infarti-fatali-sono-piu-comuni-di-lunedi-13_b4357879-3393-44af-b3ec-c028d08766b1.html

https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=114419

https://www.focus.it/scienza/salute/gli-infarti-mortali-sono-piu-frequenti-il-lunedi

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