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Preceptorship in asma grave e fibrosi polmonare – II ANNO
26 Giugno 2020 @ 14:15 - 19:00
Prima giornata: Venerdì 26 giugno 2020 dalle ore 14:15 alle ore 19:00;
Seconda giornata: Venerdì 23 ottobre 2020 dalle ore 8:45 alle ore 13:30;
L’EVENTO SI SVOLGERÀ IN MODALITÀ VIDEOCONFERENZA
La fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è una malattia cronica progressiva caratterizzata da un anomalo accumulo di tessuto fibrotico a livello del parenchima polmonare, associata a una significativa morbilità e a una prognosi infausta. Il tempo medio stimato di sopravvivenza è di 2-4 anni dalla diagnosi. Sebbene la comprensione globale della malattia rimanga sconosciuta, la ricerca, negli ultimi anni, è riuscita a definire alcune pietre miliari nella descrizione della sua patogenesi. In particolare, fattori genetici ed epigenetici sembrano giocare un ruolo importante nel processo di fibrosi. Dal punto di vista epidemiologico alcune situazioni ambientali e l’esposizione a determinati agenti hanno dimostrato di aumentare il rischio di insorgenza di IPF, che colpisce prevalentemente soggetti di sesso maschile di età superiore ai 50 anni. La sintomatologia più frequente è molto simile a quella di altre patologie respiratorie e comprende tosse secca e dispnea: spesso i sintomi si presentano molto tempo prima della diagnosi. Il decorso clinico della malattia è piuttosto eterogeneo; in alcuni soggetti i sintomi risultano essere marcati fin dall’esordio, in altri sono inizialmente moderati e peggiorano in modo graduale nell’arco di diversi mesi o anni. La necessità di una diagnosi accurata, precoce e non invasiva e un approccio terapeutico comprensivo e personalizzato sono alcune importanti problematiche a cui i clinici devono far fronte. È infatti noto dalla letteratura come diagnosi e trattamento precoci possano influire sul decorso dell’IPF e rallentare così il declino della funzionalità polmonare. L’Asma Grave richiede un trattamento farmacologico corrispondente allo step 4 o 5 delle linee guida GINA, per prevenire che diventi incontrollata o che rimane non controllata nonostante il trattamento. L’asma incontrollata è definita da almeno uno dei seguenti punti:
1 ACT inferiore a 20
2 frequenti esacerbazioni gravi con utilizzo di steroide sistemico
3 esacerbazioni gravi con almeno una ospedalizzazione
4 limitazione del flusso aereo
Nell’ambito dell’ A.G. refrattaria è utile fenotipizzare ulteriormente il pz. Ad oggi difatti esistono delle strategie terapeutiche volte al fenotipo di asma grave refrattaria ed eosinofila che hanno dimostrato di ridurre le riacutizzazioni, l’utilizzo dello steroide sistemico, di migliorare la qualità di vita e la funzione respiratoria. Pur essendo una patologia a bassa prevalenza si rende necessaria la connessione tra i diversi attori affinchè il paziente possa essere indirizzato ai corretti percorsi di diagnosi e cura. Obiettivo del corso dunque è quello di coordinare lo specialista ospedaliero con lo specialista territoriale affinché il paziente con asma grave e fibrosi polmonare possa seguire i corretti percorsi di diagnosi.
Responsabili scientifici: Stanziola Anna, Calabrese Cecilia, D’Amato Maria;
Crediti ECM: 20,4;
Il corso si rivolge a 15 partecipanti tra:
Medico chirurgo: Allergologia ed immunologia clinica; malattie dell’apparato respiratorio; medicina interna; medicina generale (medici di famiglia);
ID: 360 – 285397;
Obiettivo formativo: Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza – profili di cura;
Clicca qui per scaricare il programma
Per iscriversi cliccare il seguente link: www.eubeafad.it
Per ulteriori info e CV Docenti inserire ID 285397 sul Sito Age.na.s.