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Nuove opportunità terapeutiche in oncologia
15 Novembre 2019 @ 13:15 - 19:45
Il cancro rappresenta la principale causa di morte nel mondo occidentale: ogni anno in Europa e negli Stati Uniti più di 500.000 pazienti muoiono a causa di questa malattia. Tale cifra è diminuita per la prima volta nello scorso decennio per buona parte grazie agli studi epidemiologici che, ad esempio, indicando una correlazione tra tabacco e cancro polmonare, hanno portato all’introduzione di programmi per il controllo del tabagismo atti a ridurre il tumore polmonare. L’epidemiologia come è noto ha infatti fornito un’ampia serie di dati correlati al cancro ed è stata fondamentale per dimostrare come il tumore, in molti casi, possa essere messo in relazione con cause ambientali e comportamentali. L’incidenza del cancro si diversifica ampiamente nelle differenti parti del mondo, rispecchiando le variabili ambientali e comportamentali delle varie aree. La malattie tumorali rappresentano patologie per le quali è necessario, con l’introduzione di nuove possibilità terapeutiche, adottare strategie per garantire un adeguato continuum terapeutico. I medici devono poter garantire ai pazienti la possibilità di usufruire di soluzioni terapeutiche sempre più efficaci, tollerabili e personalizzate. In questa ottica l’Oncologo è chiamato ad uno sforzo importante non solo per l’aggiornamento riguardante le singole molecole di cui dispone, ma soprattutto per un loro razionale utilizzo. L’obiettivo dell’incontro è quello di fornire ai partecipanti un update sulle nuove opportunità terapeutiche in oncologia e offrire agli oncologi un possibile confronto relativo alla gestione di situazioni problematiche che sempre più spesso si riscontrano nella pratica clinica quotidiana. Le conquiste in campo chemioterapico nei due decenni
successivi hanno portato allo sviluppo di interventi terapeutici curativi in pazienti con diversi tipi di tumori solidi avanzati e neoplasie ematologiche. Tali acquisizioni hanno avvalorato il principio secondo il quale i farmaci anticancro potrebbero curare il tumore e successivamente essere integrati nei programmi di trattamento affiancati da chirurgia e radioterapia negli stati iniziali della malattia. La tossicità sui tessuti normali del corpo e lo sviluppo di resistenza cellulare a questi agenti chemioterapici sono stati gli ostacoli più importanti riscontrati nei trattamenti. La gestione multidisciplinare e multiprofessionale in oncologia permette di prendere in carico il paziente in tutte le fasi della malattia, migliora la risposta ai trattamenti, favorisce il tempestivo accesso a terapie riabilitative e di supporto e consente di gestire efficacemente l’eventuale ripresa di malattia. La competenza e la sinergia di più specialisti, requisiti fondamentali dell’approccio multidisciplinare e multiprofessionale, diventano essenziali nella gestione del paziente oncologico con malattia metastatica che, a seconda degli stati di malattia, può essere indirizzato a diverse terapie quali la chirurgia, la radioterapia esterna, , l’ormonoterapia, la chemioterapia, le terapie a bersaglio molecolare ma anche monitorato con atteggiamenti osservazionali quali la sorveglianza attiva e la vigile attesa. La collaborazione di chirurgo, oncologo radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo ma anche
riabilitatore, fisioterapista, esperto di terapie palliative e di supporto, se ben organizzata e strutturata, permette di porre il paziente al centro del percorso di cura, offrire informazioni obiettive e non contraddittorie sulle opzioni disponibili per il suo stato di malattia ed evitare multiple consulenze. Le terapie a bersaglio molecolare, immunoterapia, terapia ormonale, anticorpi sono farmaci che non appartengono al gruppo dei chemioterapici. Si chiamano a bersaglio molecolare perché la loro azione è di colpire particolari “segni distintivi”, che sono maggiormente presenti nelle cellule tumorali. Questi possono avere nomi diversi come proteina o enzima. In altri casi, obiettivo del farmaco possono essere i nuovi vasi che portano ossigeno e nutrimento al tumore (si parla di neo-angiogenesi). Alcuni di questi farmaci possono colpire più bersagli diversi nello stesso tempo (multitarget). Sicuramente queste nuove molecole hanno rivoluzionato la qualità di vita dei pazienti, poiché nella maggior parte dei casi danno veramente pochi problemi o comunque gli effetti collaterali sono generalmente di grado lieve o moderato e poco frequenti.
Responsabile scientifico: Cerbone Domenico;
Crediti ECM: 6,3;
Il corso si rivolge a 30 partecipanti tra:
Medico chirurgo: Oncologia; radioterapia; chirurgia generale; chirurgia toracica; medicina generale (medici di famiglia);
Infermiere;
Farmacista: Farmacia ospedaliera, farmacia territoriale;
ID: 360 – 274467;
Obiettivo formativo: Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza – profili di cura;
Per ulteriori info e CV Docenti inserire ID 274467 sul Sito Age.na.s.