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Il diabetologo incontra il paziente diabetico anziano
25 Gennaio 2019 @ 8:30 - 17:00
Nelle proiezioni epidemiologiche italiane dei prossimi 30 anni la prevalenza delle persone over 65 potrebbe rappresentare oltre il 30% della popolazione totale. Questo aumento della aspettativa di vita sta determinando la presenza di una nuova categoria di pazienti caratterizzati dalla coesistenza di diverse patologie, decadimento cognitivo, disabilità, fragilità. Questo paziente “complesso” mette in difficoltà il Medico “tradizionale”, istruito ed abituato a confrontarsi con le singole patologie ed all’ applicazione delle relative Linee Guida. Il paziente diabetico anziano può rappresentare il paradigma di questa nuova categoria di malati; la malattia diabetica può essere di nuova insorgenza in età senile oppure può essere stata diagnosticata molti anni prima; possono essere presenti o meno complicanze micro- e macrovascolari; possono coesistere comorbilità, disabilità o fragilità che condizionano diverse aspettative di vita; il contesto culturale, economico e sociale del paziente, non da meno, può influenzare in maniera significativa gli obiettivi e la strategia terapeutica.
La malnutrizione e/o la sarcopenia sono aspetti clinici di frequente riscontro, non sempre adeguatamente valutati, che possono condizionare farmacocinetica e farmacodinamica dei farmaci.
Un altro aspetto sostanziale da considerare è che le evidenze cliniche sono scarse e non sempre EBM. E’ quindi evidente che l’approccio clinico basato sulla singola malattia è diventato anacronistico e deve lasciare posto all’approccio basato sul paziente, sulle sue peculiarità e sulle sue necessità. Nel paziente diabetico anziano la migliore qualità di vita (la migliore possibile) deve costituire il principale obiettivo terapeutico; il mantenimento (o il recupero) dell’autonomia e dell’indipendenza è un altro importante goal del trattamento. Infine l’assenza o quantomeno la minimizzazione del rischio di ipoglicemia dovrebbe costituire un altro obiettivo prioritario nella scelta della strategia terapeutica. Fatte queste considerazioni il paziente anziano con diabete mellito dovrebbe, ricevere una valutazione multidimensionale geriatrica, intesa nella sua accezione più ampia, che valuti: salute fisica, stato cognitivo, stato psico-emozionale, stato funzionale (fragilità), condizione socio-economica, ambiente di vita. Alla luce della valutazione multidimensionale il Clinico dovrebbe tarare gli obiettivi terapeutici generali ed i target del trattamento farmacologico. Infine scegliere la strategia ed i farmaci più idonei per il singolo paziente. In particolare, è fondamentale chiedersi quale sia l’impatto dei provvedimenti prescritti, la possibilità che questi siano seguiti, quale la capacità di autogestione della malattia (da parte del paziente) o di gestione da altri (caregivers). E’ essenziale avere ben chiaro quale sia il bilancio benefici/rischi delle decisioni assunte.
Responsabile scientifico: Giuseppe Felace;
Crediti ECM: 6;
Il corso si rivolga a 70 partecipanti tra:
Medico chirurgo: Continuità Assistenziale; Geriatria; Direzione Medica Di Presidio Ospedaliero; Organizzazione Dei Servizi Sanitari Di Base; Endocrinologia; Cardiologia; Medicina Interna; Medicina Generale (Medici Di Famiglia); Malattie Metaboliche E Diabetologia; Medicina E Chirurgia Di Accettazione E Di Urgenza;
ID: 360 – 246704;
Obiettivo formativo: Documentazione Clinica. Percorsi Clinico-Assistenziali Diagnostici E Riabilitativi, Profili Di Assistenza – Profili Di Cura;
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Per ulteriori info e CV Docenti inserire ID 246704 sul Sito Age.na.s.