Iponatremia e SIAD

CORSO FAD

FAD SINCRONA

Mettere in atto un modello di audit tra pari in cui le esperienze personali unito all’ aggiornamento condiviso delle ultime pubblicazioni internazionali sulla sindrome da inappropriata antidiuresi (SIAD) determineranno un percorso comune e migliorato nella gestione diagnostico-terapeutica della patologia.
Obiettivo formativo: creare un gruppo di studio della SIAD che possa anche condividere la casistica e proporre nuovi modelli di studio e ricerca della SIAD al fine di poter intraprendere una linea comune di approccio al paziente, finalizzato ad una diagnosi precoce ed ad un intervento terapeutico mirato ad un ottimizzazione del benessere del paziente stesso.

Innovation for the Patient

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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) entro il 2030 il diabete rappresenterà la quarta causa di morte; già oggi in Italia ogni malato spende 2.600 Euro l’anno, più del doppio rispetto ad un cittadino senza la malattia. La spesa incide per il 5,61% sulla spesa sanitaria e per lo 0,29 % sul Pil italiano. L’incidenza di eventi coronarici fatali e non fatali nei soggetti diabetici, nei diversi studi epidemiologici, è decritta come da 1,5 a 3-4 volte superiore rispetto ai soggetti non diabetici di pari età. La mortalità complessiva per causa cardiovascolare è più che raddoppiata negli uomini diabetici e circa quadruplicata nelle donne diabetiche, rispetto alla popolazione generale maschile e femminile. I pazienti diabetici infartuati sono maggiormente a rischio di avere complicanze, quali re-infarto, insufficienza cardiaca congestizia cronica, shock cardiogeno e rottura del miocardio

INHIMEGE 2.0

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WEBINAR - 9 DICEMBRE 14.30-17.15 - 10 DICEMBRE 14.30-17.00

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Attualmente nel mondo oltre la metà degli individui affetti da infezione da HIV è di genere femminile e presenta un’età media in progressivo aumento. Tutto ciò comporta la coesistenza nella popolazione identificata di numerose comorbidità, e la qualità di vita auto-percepita intrisa di molteplici e più complesse sfaccettature. Pertanto, il clinico deve porre maggiore attenzione al fine di raggiungere quel continuum of care, che si cerca tanto di ottenere in questa popolazione cosiddetta “speciale”. Inoltre, al giorno d’oggi, è necessario aumentare il grado di conoscenza e consapevolezza della popolazione femminile sulla patologia e, al contempo, condurre e coordinare azioni in ambito sanitario che tengano conto dei differenti bisogni di salute delle popolazioni dovuti a differenze di sesso e di genere.

Aggiornamenti in patologia osteoarticolare “Meet The Expert”

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SECONDA GIORNATA

FAD SINCRONA 27/11/2020 e 11/12/2020

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Secondo le indagini ISTAT, oltre il 16% della popolazione italiana soffre di patologie osteoarticolari.
È evidente che con l’invecchiamento della popolazione la prevalenza delle patologie e i conseguenti costi per il SSN (Sistema Sanitario Nazionale) sono destinati ad aumentare nei prossimi anni. Da qui l’esigenza di una prevenzione legata alla correzione dei fattori modificabili attraverso il miglioramento dello stile di vita e il trattamento ottimale dei traumi articolari, di una precoce identificazione dei quadri iniziali (e non solo delle forme conclamate della malattia) e di un’adeguata e tempestiva terapia, che possa prevenire le deformità articolari e quindi la disabilità e l’eventuale necessità di interventi di sostituzione protesica